L’azzardo porta con sé due messaggi: “gioca” e assumi la responsabilità della tua azione. Come se non ci fossero altri attori, come se la responsabilità fosse solo del giocatore. E’ evidente che c’è un concorso di  “colpe” ma, considerando solamente l’esortazione, come si fa a giocare responsabilmente?

Perché un comportamento non sfoci in una diagnosi di gioco d’azzardo patologico (DSM-V) le considerazioni da fare potrebbero essere le seguenti:

  1. Sapere che si sta facendo un’azione che è comunemente considerata un gioco, uno svago,  tuttavia in questo contesto la raccomandazione è quella di dover essere responsabili.
  2. Controllare il denaro che si spende nel gioco mantenendo sempre lo stesso budget. Tale somma non  dovrebbe intaccare l’economia totale della persona ( o della famiglia), per cui non dovrebbe togliere nulla alle attività primarie (cibo, casa, scuola, auto, etc…). Qualora togliesse risorse alle attività quotidiane, come quelle secondarie (viaggi, palestra, divertimento, libri, cinema, sport, etc), sarebbe opportuno fare una valutazione di cosa viene sacrificato per giocare d’azzardo.
  3. Controllare il tempo che viene trascorso giocando d’azzardo: questo cresce? Per giocare si arriva in ritardo ad altri appuntamenti o addirittura vengono dimenticati? Per giocare si toglie tempo agli amici, alla famiglia,  ai propri hobbies?
  4. Registrare le emozioni ed l’umore mentre si gioca: vi è eccitazione? agitazione? Senso di rilassatezza. Registrare il nostro umore mentre non si gioca o non lo si può  fare: ci si sente irritati? Ansiosi? Sereni?
  5. Valutare la qualità delle relazioni interpersonali del giocatore. I rapporti sono rimasti immutati? Si prova ancora piacere ed interesse per le persone che si frequentano abitualmente(famiglia, colleghi, amici)?
  6. Onestà. Se qualcuno chiede notizie rispetto all’attività di gioco è necessario chiedersi se si sta rispondendo in totale sincerità o si dichiarano giocate minori rispetto a quelle reali;
  7. Sapere che le probabilità di vincita sono bassissime. L’abilità non conta e la stragrande maggioranza delle vincite sono esigue, eventualmente coprono la spesa della giocata stessa e quasi sempre vengono reinvestite in un’altra giocata.

Questo potrebbe essere un elenco di cose da fare ogni volta che si gioca d’azzardo, o comunque ciclicamente per monitorare questa attività. Essendo un’attività legale e socialmente accettata, le insidie e i potenziali rischi sono ampiamente sottostimati, perché, oltre alla raccomandazione di essere responsabile, il gestore dell’azzardo (il Monopolio di Stato) non mette a disposizione altri strumenti.  Dunque, questi consigli “pratici” hanno lo scopo di verificare come il gioco influenza la vita quotidiana. In aggiunta, si potrebbe fare una analisi economica dei costi personali di tale attività. Quella dell’azzardo è un’economia ferma, in cambio di denaro non si riceve un bene o un servizio; ciò significa che si spendono soldi alimentando solo l’economia del mercato stesso dell’azzardo.